7 aprile 2006

La compagnia della forca




Non potevo iniziare se non con un sentito omaggio al fumetto da cui prende il nome questo Blog: la mitica Compagnia della forca dell'ancor più mitico Magnus.
Era il 1977 e la città era illuminata dal fuoco delle molotov, andavo in terza media e, confesso, ero più attratto dal Subbuteo che dagli scontri di piazza. Quando trovai in edicola il primo numero della CdF fu grande festa, ero rimasto "orfano" di Magnus da più di un anno(l'ultimo numero che aveva disegnato di Alan Ford, il 75, era uscito nel settmbre del 1975) ed ecco spuntare questo albo che prometteva mirabilie. Magnus si presentava nella doppia veste di sceneggiatore e disegnatore ambientando le sue storie in un tardo medio-evo con innesti "fantasy" (genere letterario poco presente nelle edicole all'epoca - giusto il Conan pubblicato dalla Marvel-Corno). Di Heroic c'era ben poco, la caratterizzazione dei personaggi, anche da un punto di vista grafico, riprendeva quella del gruppo T.N.T , un gruppo, in questo caso una compagnia di ventura, imbranato e un po' straccione. Il disegno è sicuramente più accurato e ricco di particolari rispetto a quello di Alan Ford, merito del fido Romanini agli inchiostri e probabilmente di scadenze editoriali meno pressanti.
La serie prosegue con 18 numeri che escono con scarsa regolarità fino al 1979 quando esce il numero doppio con la conclusione della storia.
Diverse sono state le ristampe, ma io mi tengo stretti i numeri originali oramai su carta ingiallita. Magnus ci ha lasciato nel 1996 dopo aver completato il suo capolavoro finale, il texone (ma io preferisco le "Femmine incantate") .
Potete avere ragguagli maggiori sull'opera di questo grande del fumetto italiano sul sito http://www.ubcfumetti.com/magnus/

voster semper voster
Bert

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fa sempre piacere trovare amanti di Magnus, girando sulla rete ho trovato queste 110 pillole (in inglese)
http://www.megaupload.com/?d=UTBL6YYA


ciao tua
Marnie