9 ottobre 2007

In morte di Renzo Barbieri



Per caso, navigando sui blog, apprendo della morte di Renzo Barbieri, che fu editore, tra l'altro, della splendida serie da cui il mio blog ha preso il nome. Con colpevole ritardo ecco a voi la nota di cronaca (fonte il Messaggero).

E' scomparso Renzo Barbieri, il padre dei fumetti erotici. Lo scrittore, giornalista, sceneggiatore ed editore, 67 anni, è morto a Milano, nella notte tra il 22 e il 23 settembre, ma i familiari hanno diffuso la notizia soltanto dopo i funerali. Il suo nome è legato a quello dei personaggi femminili a fumetti Jacula, Lucrezia, Zora e Sukia, protagoniste di storie erotiche. Pioniere dei racconti disegnati per adulti, Barbieri scandalizzò il popolo benpensante già nel 1966 con le striscie di Isabella. Inventa fumetti anche per l'Editrice 66. Cerca così di creare un suo spazio nel settore dei fumetti per adulti che stavano spopolando in quel periodo - con Diabolik, Kriminal e Satanik su tutti - aggiungendo tocchi di erotismo esplicito. Con l'Editrice 66 pubblica i suoi disegni, ma anche alcuni disegnati da Sandro Angiolini e porta sul mercato del porno in formato tascabile le storie di Isabella e dell'agente segreto Goldrake. Lo scarso successo delle due serie induce al fallimento la casa editrice.
Dal sodalizio con Giorgio Cavedon, nasce una nuova casa editrice, la ErreGi, che pubblica i fumetti di diversi personaggi di successo: ricompare Isabella e poi Jacula e Lucrezia. Nel 1972, la ErreGi diventa di esclusiva proprietà di Cavedon, che si appropria di tutti i personaggi, e Barbieri decide di fondare la Edifumetto. Dalla fantasia di Barbieri nascono, allora, nuove "ragazze". In edicola compaiono nuove testate erotico-pornografiche edite dalla sua casa editrice. E' il momento di Playcolt, Una, Sukia, Belzeba, Yra disegnata da Leone Frollo e del classico Zora la vampira, che riscuotono un discreto successo. Barbieri decide così di puntare sulla quantità più che sulla qualità, con ritmi incalzanti di produzione e pubblicazione.
A Renzo Barbieri va riconosciuto anche il merito di aver contribuito, con le sue case editrici, a diffondere fumetti realizzati da grandi artisti come Magnus, Ferdinando Tacconi e Leone Frollo, non sempre di carattere erotico. Tra le opere di Magnus edite da Barbieri, alcuni fumetti fanno parte della storia della pornografia a disegni: "Necron", nato dall'idea dello stesso Barbieri di affiancare un personaggio robotico a una donna dominatrice e sceneggiato da Mirka Martini, i brevi racconti sexy "Mezzanotte di morte", "Dieci cavalieri e un mago", "Quella sera al collegio femminile", "Il teschio vivente", "Vendetta macumba", "I briganti", "La compagnia della forca" e "Lo Sconosciuto". Oltre alle due già citate, Barbieri ha fondato anche altre etichette editoriali, come le Edizioni Geis, le Edizioni Lo Squalo-Squalo Comics srl e la Renzo Barbieri Editore srl.

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